Intervista ad Ana Bivol...la Magica!

Ana la MAGICA  ... ma perché sei magica ?
tutto è partito dall'anno scorso, quando in finale di una partita abbastanza importante , avevo fatto alcuni punti "strani", come per esempio murare con un dito, ricordo che dopo quel episodio ridemmo un sacco e Marco, il nostro allenatore dell'under 14, se ne uscì fuori dandomi un soprannome , "MAGGICA"
Le mie compagne di squadra inventarono anche una canzone che se non ricordo male è:
"Salacabula magica bivol, murala sempre di più.
Salta più in alto, sempre più su.
Bididi bodidi bu."

Come ci SI sente all'AGV ?
devo dire che mi piace molto far parte di questa grande squadra. A partiRe dalle mie compagne ed allenatori e arrivando fino a tutte le persone che lavorano "dietro le quinte", che colgo l'occasione di ringraziare per tutto il tempo e lavoro che spendono per noi.

se tu potessi prendere qualcosa dalle tue compagne cosa prenderesti pallavolisticamente parlando ?
pallavolisticamente parlando credo che prenderei soprattutto la concentrazione. Mi distraggo molto facilmente e credo che questo sia un difetto abbastanza dannoso per me e per la squadra. 
E poi, ovviamente, prenderei da ognuna le qualità migliori. Ma visto che tutto ciò è praticamente impossibile cercherò di migliorare e dare il massimo:"insistere, persistere , resistere".

Dove può e dove deve migliorare Ana ?
Tecnicamente dovrei migliorare soprattutto nella fase di rincorsa dell'attacco e nel bagher. Il fatto è che, come dice il mio allenatore, le chiavi le ho, devo solo imparare a usarle.

Sappiamo che ti piace cantare , meglio il canto o una schiacciata ?
non c'è una cosa migliore dell'altra. Sono delle mie passioni entrambe e cerco di dare il massimo in tutte e due.

hai un ricordo particolare o un aneddoto da raccontarci da quando sei all'AGV ?
ne avrei a centinaia, ma uno che ricordo particolarmente risale a qualche anno fa, alla fine del mio primo anno nell' agv.
Ero in campo e stavo guardando attentamente la battuta avversaria, non mi sarei fatta sfuggire la palla. Qualche attimo dopo (forse per la troppa concentrazione?!) la palla arrivó da me si, ma al momento di prenderla mi sporsi troppo in avanti e finì che la presi sulla spalla. Ma la cosa divertente è che arrivò perfetta al palleggiatore!

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