3a div. femm.: Alto Garda Volley - Roè Volciano 1 - 3
È una partita di alti e bassi quella giocata contro il Roè, una squadra piuttosto insidiosa, ma contro la quale eravamo riuscite a vincere nell’andata.
Il primo set partiamo bene, siamo convinte, affrontiamo il gioco con calma e concentrazione, riuscendo a vincere. Nel secondo set la situazione si ribalta, ci trasformiamo in un’altra squadra, composta da delle personcine immobili nelle loro posizioni e confusionarie nel gioco. Perdiamo miseramente, ma la partita è ancora aperta.
Reduci dall’ultimo set, ripartiamo male, siamo distratte, abbiamo paura e, in un attimo, le avversarie si allontanano sempre più. Ci risvegliamo circa a metà, ma ormai è troppo tardi.
Il quarto set è, per certi versi, simile al terzo, con una partenza “a scoppio ritardato”. Ma, nonostante ciò, proviamo lo stesso a rimontare. Tutte insieme iniziamo a remare faticosamente, partendo da un 22 -17 fino a portarci ad un 24-23 per il Roè. Siamo tutte col fiato sospeso, ma, purtroppo, anche questo set va alle avversarie.
La partita finisce così, con un 3-1 per le avversarie. Rimane un po’ l’amaro in bocca per una vittoria che avrebbe potuto essere nostra, ma che ci siamo lasciate rubare. Le avversarie erano determinate a vincere e questo ha permesso loro di ingranare quella marcia in più, quella di cui noi non siamo certo sfornite, ma che, come in questa partita, proprio non vuole saperne di entrare.
Ora bisogna guardare avanti, alle prossime partite e cercare di capire che non siamo delle persone che si trovano a giocare insieme per puro caso, ma parte di una squadra. Dobbiamo sostenerci a vicenda anche quando le cose non sembrano girare nel verso giusto. A sprazzi s’è visto, ma si può fare di meglio.
Sperando di poter urlare presto “questa è Sparta”, passo e chiudo.
Stefi
Il primo set partiamo bene, siamo convinte, affrontiamo il gioco con calma e concentrazione, riuscendo a vincere. Nel secondo set la situazione si ribalta, ci trasformiamo in un’altra squadra, composta da delle personcine immobili nelle loro posizioni e confusionarie nel gioco. Perdiamo miseramente, ma la partita è ancora aperta.
Reduci dall’ultimo set, ripartiamo male, siamo distratte, abbiamo paura e, in un attimo, le avversarie si allontanano sempre più. Ci risvegliamo circa a metà, ma ormai è troppo tardi.
Il quarto set è, per certi versi, simile al terzo, con una partenza “a scoppio ritardato”. Ma, nonostante ciò, proviamo lo stesso a rimontare. Tutte insieme iniziamo a remare faticosamente, partendo da un 22 -17 fino a portarci ad un 24-23 per il Roè. Siamo tutte col fiato sospeso, ma, purtroppo, anche questo set va alle avversarie.
La partita finisce così, con un 3-1 per le avversarie. Rimane un po’ l’amaro in bocca per una vittoria che avrebbe potuto essere nostra, ma che ci siamo lasciate rubare. Le avversarie erano determinate a vincere e questo ha permesso loro di ingranare quella marcia in più, quella di cui noi non siamo certo sfornite, ma che, come in questa partita, proprio non vuole saperne di entrare.
Ora bisogna guardare avanti, alle prossime partite e cercare di capire che non siamo delle persone che si trovano a giocare insieme per puro caso, ma parte di una squadra. Dobbiamo sostenerci a vicenda anche quando le cose non sembrano girare nel verso giusto. A sprazzi s’è visto, ma si può fare di meglio.
Sperando di poter urlare presto “questa è Sparta”, passo e chiudo.
Stefi
